Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50194 del 21 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:50194PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare i provvedimenti adottati dal giudice del riesame in materia di misure cautelari personali, è tenuto a verificare esclusivamente la congruità e la logicità della motivazione, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali e valutativi posti a fondamento della decisione, i quali rientrano nella competenza esclusiva e insindacabile del giudice di merito. In particolare, il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze di riesame è diretto a verificare la coerenza logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato e la valenza sintomatica degli indizi, senza poter sindacare la sufficienza e la razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Analogamente, il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito le valutazioni del giudice di merito circa la sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura cautelare applicata, purché la motivazione del provvedimento impugnato sia congrua e priva di vizi logico-giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza 21/4/2015 del Tribunale per il riesame di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GALLO Domenico;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 21/4/2015, il Tribunale di Catania, a se…

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