Tribunale Amministrativo Regionale Molise - Campobasso sentenza n. 477 del 2019

ECLI:IT:TARMOL:2019:477SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca dell'accoglienza temporanea, emesso dalla Prefettura competente, può essere impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, il quale, in caso di sopravvenuto difetto di interesse da parte del ricorrente, dichiara il ricorso improcedibile, compensando le spese di lite tra le parti. Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, è tenuto a valutare attentamente la sussistenza dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, in quanto tale requisito costituisce un presupposto essenziale per l'ammissibilità dell'azione. Qualora il Tribunale accerti il venir meno dell'interesse del ricorrente, esso è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della controversia. In tali casi, il Tribunale dispone la compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione della peculiarità della fattispecie e dell'assenza di una soccombenza integrale di una delle parti. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, pur non entrando nel merito della controversia, costituisce comunque un provvedimento definitivo, che l'autorità amministrativa è tenuta a dare esecuzione.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/12/2019

N. 00477/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00108/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 108 del 2019, proposto da
Hamza Afzal, Faith Agbonyinma, Appahi Appahi, Modibo Bah, Bandjou Kebe, Diaarra Boung, Ghulam Dastagir, Sadjo Drame, Monday Edege, Theophilus Ehifoh, Hassan Nur, Abdourahamane Kaba, Kaba Laye, Lamine Kanoute, Daouda Konate, Aamir Mushtaq, Imariabe Nasim, Sylvester Okoduwa, Gladis Orieie, Junior Osaro, Idemubia Pullen, Shabbir Ammed, Mbemba Touray, Samson Uwaifo, Omar Yabo, Ibrahima Ziaka, rappresentati e difesi dall'avvocato Massimo Di Nezza, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante

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