Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5548 del 5 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5548PEN

Massima

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L'aggravante della destrezza di cui all'art. 625 n. 4 c.p. sussiste quando la condotta di sottrazione e impossessamento del bene si realizza mediante l'approfittamento, previo attento studio dei movimenti della vittima, delle condizioni più favorevoli per cogliere l'attimo del momentaneo distacco del proprietario dalla cosa, configurando così una condotta elusiva che esprime una particolare attitudine criminale del soggetto, anche laddove la custodia della cosa da parte del proprietario si prospetti come precaria. Pertanto, l'aggravante è configurabile anche quando il furto avviene approfittando di una breve distrazione del proprietario, senza che sia necessario un particolare grado di abilità o destrezza nell'esecuzione del reato. Inoltre, la restituzione della refurtiva non può essere considerata spontanea quando avviene solo dopo che l'autore del furto è stato scoperto, non integrando in tal caso l'attenuante di cui all'art. 62 n. 6 c.p. Infine, la valutazione circa la speciale tenuità del danno patrimoniale, ai fini dell'applicazione dell'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non può essere censurata in sede di legittimità, salvo vizi di illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. MA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/12/2005 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Co. Ma. ricorre per cassazione contro la sentenza della Corte di appello di Milano del 14 dicembre 2005 che…

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