Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45323 del 2 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45323PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto da una valutazione complessiva degli elementi indiziari acquisiti, tra i quali assumono particolare rilievo i precedenti penali dell'indagato, anche se risalenti nel tempo, purché idonei a fondare un giudizio prognostico di pericolosità attuale e concreta. Tale pericolo può essere ritenuto non contenibile con misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, qualora il giudice, attraverso un'adeguata motivazione scevra da vizi logici, escluda l'idoneità di tali misure a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere SANDRA RECCHIONE;
sentite le conclusioni del PG Dott. SANTE SPINACI che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Napoli, sezione per il riesame delle misure coercitive confermava l'applicazione all'indagato della misura cautelare della custodia in carcere pe…

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