Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47295 del 17 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:47295PEN

Massima

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Il tentativo punibile non si limita ai soli atti esecutivi, ma ricomprende anche quegli atti preparatori che, in base a una valutazione ex ante, risultino idonei e diretti in modo non equivoco alla consumazione del reato, rivelando in modo inequivoco la volontà dell'agente di commettere il delitto. Ai fini della configurabilità del tentativo, rileva l'idoneità causale degli atti compiuti per il conseguimento dell'obiettivo delittuoso, nonché l'univocità della loro destinazione, da apprezzarsi con riferimento alle circostanze di fatto e alle modalità della condotta, a prescindere dal tradizionale discrimen tra atti preparatori ed esecutivi. Pertanto, il tentativo è punibile non solo quando l'esecuzione è compiuta, ma anche quando l'agente ha compiuto uno o più atti che indichino, in modo inequivoco, la sua volontà di voler realizzare un determinato delitto, ovvero quando abbia approntato e completato il suo piano criminoso in ogni dettaglio ed abbia iniziato ad attuarlo, pur non essendo ancora arrivato alla fase esecutiva vera e propria. L'unico criterio di ordine generale che può essere di valido ausilio nel riconoscimento dell'univocità è costituito dall'imprevedibilità della non consumazione, ovvero da quella complessiva situazione di fatto in cui tutto fa supporre che il reato sarà commesso, e non appaiono percepibili incognite che pongano in dubbio tale eventualità. Pertanto, saranno esclusi solo quegli eventi imprevedibili non dipendenti dalla volontà del soggetto agente, atteso che costui ha solo un modo per dimostrare di avere receduto dal proposito criminoso: ossia la desistenza volontaria o il recesso attivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO Marco Mar - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARCO MARIA MONACO;
sentite le conclusioni del PG LUIGI CUOMO per l'inammissibilita';
il difensore, avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi ed insiste per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
Il TRIBUNALE DI ROMA, SEZIONE PER IL RIESAME DEI PROVVEDIMENTI CAUTELARI, con ordinanza in data 26/4/2018, rigettava il riesame e conferm…

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