Il vincolo preordinato all'esproprio può essere validamente apposto con decreto amministrativo che ne disponga l'apposizione in modo espresso, senza che sia necessaria una nuova apposizione del vincolo in caso di successive varianti progettuali, le quali sono approvate dall'autorità espropriante ai soli fini della dichiarazione di pubblica utilità. L'avviso di avvio del procedimento espropriativo, quando il numero dei destinatari è superiore a 50, può essere validamente effettuato mediante pubblicazione presso l'albo pretorio del comune interessato e su un quotidiano a diffusione nazionale, senza che sia necessaria la pubblicazione sul sito internet della regione, ove tale sito non fosse ancora operativo al momento del procedimento. La mancata considerazione, in sede di determinazione dell'indennità di esproprio, della presenza di un fabbricato insistente sull'area espropriata non determina l'illegittimità degli atti espropriati, qualora in sede di approvazione del progetto esecutivo sia stata prevista una variante del tracciato stradale che eviti la demolizione del fabbricato stesso. In tali ipotesi, il proprietario dell'immobile non ha più un interesse giuridicamente rilevante a contestare autonomamente la variante progettuale rispetto agli atti già impugnati, essendo stata riconosciuta la legittimità del suo fabbricato.