Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21858 del 21 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21858PEN

Massima

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Il giudice può applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, anche in assenza di una condanna definitiva per reati di associazione mafiosa, qualora emergano elementi sintomatici di una "partecipazione" del proposto al sodalizio mafioso, purché la valutazione di attualità della pericolosità sociale sia sorretta da una motivazione ampia e dettagliata, che tenga conto della complessiva condotta di vita del soggetto e del suo ruolo all'interno del consorzio criminale, senza fondarsi esclusivamente sulla gravità della precedente condanna. La durata della misura può essere adeguatamente motivata valorizzando la lunga militanza associativa, il grado di compenetrazione e la gravità delle condotte, senza che ciò si traduca in una motivazione meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 18/10/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SANDRA RECCHIONE;
lette le conclusioni del PG che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di appello di Palermo confermava l'applicazione al ricorrente della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di a…

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