Il principio di immutabilità del giudice, applicabile anche ai giudizi cautelari, impone che la decisione sia adottata dal medesimo collegio che ha celebrato il processo in camera di consiglio. La violazione di tale principio determina la nullità dell'ordinanza, che deve essere annullata senza rinvio con trasmissione degli atti al giudice competente per il prosieguo del procedimento. Il principio di immutabilità del giudice costituisce una garanzia fondamentale del giusto processo, in quanto assicura l'imparzialità e la terzietà del giudice, il quale deve mantenere inalterata la propria composizione per tutto il corso del procedimento, al fine di garantire la continuità della cognizione e la coerenza della decisione finale. Tale principio trova applicazione non solo nei giudizi di merito, ma anche nei procedimenti cautelari, in cui il giudice è chiamato a valutare la sussistenza dei presupposti per l'adozione di misure incidenti sulla libertà personale o su altri diritti fondamentali dell'individuo. La violazione del principio di immutabilità del giudice determina pertanto la nullità dell'ordinanza, che deve essere annullata senza rinvio, con conseguente trasmissione degli atti al giudice competente per il prosieguo del procedimento, al fine di assicurare il rispetto delle garanzie del giusto processo e dell'imparzialità del giudice.