Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38881 del 20 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:38881PEN

Massima

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Il giudice è legittimato a pronunciare sentenza di assoluzione ex art. 129 c.p.p., comma 2, per sopravvenuta prescrizione del reato, soltanto qualora le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell'imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, in modo tale che la valutazione richiesta al giudice risulti più vicina al concetto di "constatazione", ossia di percezione "ictu oculi", che a quello di "apprezzamento" e sia, quindi, incompatibile con qualsiasi necessità di ulteriori accertamenti. In assenza di tali condizioni, il giudice è tenuto ad applicare la causa estintiva della prescrizione, senza poter pronunciare sentenza di assoluzione nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia - rel. Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5644/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 15/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/12/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIAPIA GAETANA SAVINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

udito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) (OMISSIS).

RITEN…

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