Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5413 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:5413SENT

Massima

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La concessione di occupazione di suolo pubblico è un provvedimento amministrativo che trasferisce in capo al privato istante una posizione giuridica attiva, precedentemente nella titolarità esclusiva della pubblica amministrazione. Tale provvedimento non può formarsi per silenzio assenso, in quanto la pubblica amministrazione deve previamente valutare la ricorrenza dei requisiti previsti dalla normativa applicabile e procedere alla comparazione della complessa compagine dei contrapposti interessi in gioco. L'occupazione del suolo pubblico oltre i limiti autorizzati, senza il rilascio di un'apposita concessione preventiva da parte dell'ufficio comunale competente, integra un uso improprio del suolo pubblico e costituisce causa di decadenza della concessione, ai sensi del regolamento comunale applicabile. La pubblica amministrazione, in tali casi, è tenuta a diffidare il concessionario dal persistere nell'abuso e ad adottare il provvedimento di decadenza, senza che la mancata adozione di una relazione particolareggiata del responsabile del procedimento possa integrare un vizio caducante, trattandosi di atto vincolato. Il provvedimento di decadenza può legittimamente richiamare accertamenti e contestazioni già evidenziati in precedenti provvedimenti, sospesi in sede cautelare, senza per ciò solo violare il relativo dictum.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2021

N. 05413/2021 REG.PROV.COLL.

N. 05017/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5017 del 2019, proposto da Antonio Franzese, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni Cardilli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;
Roma Capitale IV Municipio non costituito in giudizio;

per l'annullamento della determinazione dirigenziale del iv municipio di Roma Capitale n. CE/204/219 del …

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