Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20333 del 12 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20333PEN

Massima

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Il tentato omicidio è configurabile quando l'azione dell'agente, valutata ex ante in relazione alla sua realizzazione secondo quanto originariamente voluto, risulti concretamente idonea e univocamente diretta a cagionare la morte della vittima, indipendentemente dall'effettivo verificarsi dell'evento letale. Tale idoneità può desumersi dalla natura e dalle modalità dell'azione, dall'impiego di mezzi potenzialmente letali, dalla pluralità e dalla violenza dei colpi inferti, dalla localizzazione delle ferite in zone vitali del corpo, nonché dalla distanza ravvicinata tra aggressore e vittima. Il dolo di omicidio, in assenza di confessione, può essere provato in via indiziaria sulla base di tali elementi sintomatici, che esprimano in modo non equivoco la finalità omicidiaria perseguita dall'agente. Non può essere invocata l'attenuante della provocazione quando il fatto ingiusto della vittima, cui l'agente abbia reagito, sia stato determinato a sua volta da un precedente comportamento illecito dello stesso agente o sia frutto di reciproche provocazioni, in quanto in tali ipotesi si esorbita dall'ambito applicativo della circostanza attenuante. Inoltre, il fatto di accettare o di portare una sfida per la risoluzione di una contesa impedisce l'applicazione della provocazione, per l'illiceità del comportamento di sfida, seppur occasionato da un precedente fatto dell'avversario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/02/2021 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TOSCANI EVA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI STEFANO, che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in preambolo, la Corte di appello di Cagliari - Se…

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