Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14949 del 7 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:14949PEN

Massima

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Il giudice può legittimamente escludere l'applicazione dell'esimente della provocazione (art. 599 c.p.) quando la condotta ingiuriosa dell'imputato, caratterizzata da una sequela di espressioni velenose e volgari, risulti sproporzionata rispetto al comportamento della persona offesa, che si era semplicemente lamentata di un fatto materiale (la caduta di acqua e foglie dal piano superiore). La mera esistenza di pregressi contrasti tra le parti non è di per sé sufficiente a integrare il presupposto della reciprocità della condotta ingiuriosa, essendo necessaria una valutazione complessiva della dinamica dell'episodio. Analogamente, il giudice può legittimamente escludere l'applicazione delle attenuanti generiche di cui all'art. 62, nn. 2 e 5 c.p., quando la reazione dell'imputato, per la sua particolare animosità e ostilità, non risulti adeguata e proporzionata rispetto al comportamento della persona offesa, che non può essere qualificato come ingiusto o riprovevole. Il diniego della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna è parimenti legittimo, in considerazione della condotta concretamente tenuta dall'imputato, caratterizzata da una intromissione in un episodio che non lo riguardava direttamente e da un atteggiamento di fomentazione degli animi, elementi ostativi a una prognosi favorevole sulla sua futura condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/02/2008 CORTE APPELLO di BRESCIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 20-2-2008 la Corte di Appello di Brescia co…

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