Consiglio di Stato sentenza n. 9059 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:9059SENT

Massima

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Il diniego di un permesso di costruire in sanatoria, annullato per illegittimità, non comporta automaticamente il diritto al risarcimento del danno, essendo necessario accertare, secondo un giudizio prognostico, la spettanza del bene della vita anelato dal privato. Ciò richiede la dimostrazione, con certezza o elevata probabilità, che il provvedimento sarebbe stato rilasciato in assenza dell'agire illegittimo della pubblica amministrazione. Il mero annullamento del diniego non è sufficiente, dovendo il privato provare la sussistenza del titolo al rilascio del permesso, anche in considerazione dei profili di discrezionalità amministrativa inerenti all'attività prodromica all'atto autorizzatorio e all'adozione terminale dello stesso. Il successivo rilascio del titolo non costituisce, di per sé, prova della spettanza del bene, qualora il progetto sia stato modificato rispetto a quello oggetto del precedente diniego illegittimo.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2023

N. 09059/2023REG.PROV.COLL.

N. 00236/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 236 del 2021, proposto da
D. & C. s.r.l. unipersonale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Martinsicuro, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma:

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per l'Abruzzo (Sezione Prima) n. 00424/2020, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i rel…

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