Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6389 del 15 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6389PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si distingue dal mero concorso di persone nei singoli reati-fine per la sussistenza di un vincolo associativo stabile e continuativo, di un programma criminoso indeterminato e di una struttura organizzativa, anche minima, tra i partecipi, che si manifesta nella reiterazione di condotte illecite omogenee e ripetitive per un apprezzabile lasso di tempo. Tali elementi possono essere desunti dalla commissione dei reati-fine e dalle loro modalità esecutive, in quanto espressione dell'operatività concreta dell'associazione. Ai fini della configurabilità del reato associativo, il giudice può legittimamente ritenere provati i requisiti della stabilità del vincolo e dell'indeterminatezza del programma criminoso sulla base del susseguirsi ininterrotto, per un significativo periodo, di condotte delittuose ad opera di soggetti stabilmente collegati, a prescindere dalla prova di un'organizzazione di tipo mafioso. La responsabilità per il reato di ricettazione può essere affermata sulla base del possesso di beni di provenienza illecita, in assenza di giustificazioni plausibili da parte dell'imputato, in quanto tale circostanza consente di ritenere provata la consapevolezza della loro origine delittuosa. La recidiva, anche facoltativa, deve essere specificamente motivata dal giudice, sia che ne affermi sia che ne escluda la sussistenza, in relazione alla capacità a delinquere e alla pericolosità sociale del reo, desumibili dalla reiterazione della condotta criminosa. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente giustificato sulla base di un solo elemento attinente alla personalità del colpevole o all'entità e alle modalità di esecuzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. SGADARI G - est. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - Consigliere

Dott. SARACO Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sui ricorsi proposti da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/04/2021 della Corte di appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere SGADARI Giuseppe;
lette le conclusioni scritte del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto procuratore generale GUERRA Mariaemanuela che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi;

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