Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10725 del 19 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:10725PEN

Massima

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Il sequestro preventivo ex art. 12-sexies della Legge n. 356/1992 può essere disposto quando sussistono gravi indizi di reati di spaccio di sostanze stupefacenti e vi è una sproporzione tra il patrimonio complessivo dell'indagato e i redditi dichiarati, anche in assenza di una precisa delimitazione temporale tra gli acquisti dei beni e la commissione dei reati, purché vi sia un ragionevole collegamento tra gli stessi. La motivazione del provvedimento di sequestro deve dare conto in modo logico e coerente della sussistenza di tali presupposti, senza che sia necessario verificare l'esistenza di eventuali redditi "in nero" non dichiarati, né la piena disponibilità dei beni da parte dell'indagato, essendo sufficiente che gli stessi siano nella sua disponibilità di fatto. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione di tali elementi, la cui censura in sede di legittimità è ammessa solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. Presidente del 02/11/2 -

Dott. ZECCA Gaetanino rel. Consigliere SENTE -

Dott. D'ISA ((omissis)) N. 1 -

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. VITELLI CASELLA ((omissis)) N. 30839/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

4) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 102/2011 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 09/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANINO ZECCA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) il q…

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