Consiglio di Stato sentenza n. 1265 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:1265SENT

Massima

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La revoca dell'autorizzazione all'esercizio di un'attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande non può essere fondata esclusivamente sull'accertata abusività edilizia-urbanistica del locale in cui tale attività viene svolta, in quanto tale condizione non rientra tra le ipotesi di revoca previste dalla normativa di settore (legge n. 287 del 1991 e d.lgs. n. 59 del 2010). Ove l'amministrazione intenda procedere all'annullamento in autotutela dell'autorizzazione commerciale, essa deve comunque valutare adeguatamente, oltre all'illegittimità dell'atto, la sussistenza di un prevalente interesse pubblico attuale che giustifichi la rimozione dell'atto, nonché il legittimo affidamento maturato dal privato, in particolare quando l'attività commerciale sia stata esercitata ininterrottamente per un lungo periodo di tempo. L'accertamento di profili di irregolarità edilizia-urbanistica del locale può rilevare ai fini del rilascio dell'autorizzazione commerciale, ma non può costituire di per sé motivo di revoca o annullamento dell'autorizzazione già rilasciata, in assenza di una specifica previsione normativa in tal senso e di una adeguata istruttoria che valuti comparativamente gli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

N. 03019/2012
REG.RIC.

N. 01265/2014REG.PROV.COLL.

N. 03019/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3019 del 2012, proposto da:
Giuseppe Mascolo in proprio e nella qualità di amministratore e legale rappresentante della società "O Scialapopolo s.a.s.”, rappresentato e difeso dall'avv. Carlo Sarro, presso il quale è elettivamente domiciliato in Roma, via della Scrofa, 14;

contro

Comune di Castellammare di Stabia, in persona del sindaco in caria, rappresentato e difeso dall'avv. Catello De Simone, con domicilio eletto presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro 13;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CAMPANIA – NAPOLI, SEZIONE III n. 1010/2012, resa …

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