Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3152 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3152PEN

Massima

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Il falso ideologico negli atti pubblici di attestazione dei controlli sui pazienti ricoverati, commesso dal medico primario al fine di ottenere la liquidazione dei relativi compensi, integra il reato di falso in atto pubblico, anche qualora il medico abbia successivamente dichiarato di aver comunque effettuato i controlli, in quanto la falsità dell'attestazione non è esclusa dalla mera affermazione del medico, dovendo essere valutata alla luce di tutti gli elementi probatori acquisiti, tra cui le dichiarazioni di altri soggetti coinvolti e la documentazione prodotta. Il giudice di merito, nel valutare la prova della falsità dell'attestazione, non è vincolato dalla mera affermazione del medico, ma deve procedere ad un'approfondita analisi di tutti i dati probatori, senza limitarsi a un'interpretazione alternativa proposta dal ricorrente, purché la decisione risulti congruamente motivata sulla base di una plausibile valutazione delle prove acquisite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Fr. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo depositata il 24 gennaio 2006;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Aniello Nappi;

Udite le conclusioni del P.M. Dott. SALZANO Francesco, che ha chiesto il rigetto.

Udito il difensore Avv. SBACCHI Gioacchino.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Palermo, in riforma della…

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