Cassazione civile Sez. III sentenza n. 11990 del 16 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11990CIV

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare le risultanze probatorie acquisite al processo, gode di ampia discrezionalità nella scelta delle fonti di prova ritenute più idonee a sorreggere la propria motivazione, senza essere vincolato a confutare analiticamente ogni singola deduzione difensiva o a dare conto di ogni elemento di prova. Pertanto, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al controllo della logicità e della conformità a diritto delle valutazioni compiute dal giudice di appello, senza poter riesaminare il merito della causa. Inoltre, il riparto delle spese di giudizio rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve motivare le proprie scelte in applicazione dei consolidati principi in materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIARINI ((omissis)) - Presidente

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - rel. Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. CIRILLO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 27984/2013 proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) giusta procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS) SPA, in persona del procuratore Dott. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende giusta procura in calce al controricorso;
- controricorrente -
e contro
(OMISSI…

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