Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1258 del 2015

ECLI:IT:TARPIE:2015:1258SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, quando questa dichiara di non avere più interesse alla decisione del ricorso. In tal caso, il giudice amministrativo, preso atto della mancanza di interesse della parte, dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio trova applicazione anche quando il ricorso sia stato proposto avverso un provvedimento di diniego di permesso di costruire in sanatoria e un precedente ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo, in quanto la rinuncia all'interesse alla decisione del ricorso determina il venir meno della materia del contendere. Il giudice, pertanto, non entra nel merito delle questioni giuridiche sollevate, ma si limita a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente.

Sentenza completa

N. 01332/2005
REG.RIC.

N. 01258/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01332/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1332 del 2005, proposto da:
Società Graniti S. Giovanni S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. Riccardo Ludogoroff, con domicilio eletto presso il suo studio, in Torino, corso Montevecchio, 50;

contro

Comune Cavour, rappresentato e difeso dagli avv. Giovanni Martino, Piero Golinelli, Raffaella Costamagna, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Torino, Via Stefano Clemente, 22;

per l'annullamento

con ricorso principale

dell’ordinanza di demolizione delle opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire del 19.7.2005;

con motivi aggiunti …

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