Consiglio di Stato sentenza n. 10711 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10711SENT

Massima

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La concessione di plateatico su area pubblica rilasciata in data anteriore all'entrata in vigore di nuove norme regolamentari comunali più restrittive rimane valida e legittima, in assenza di una nuova e specifica valutazione dell'interesse pubblico da parte dell'amministrazione che giustifichi la revoca o l'annullamento d'ufficio del titolo concessorio, anche qualora il concessionario non soddisfi più i requisiti introdotti dalle nuove disposizioni regolamentari. Il principio di tempus regit actum impone l'applicazione della disciplina vigente al momento del rilascio della concessione, salvo il sopravvenire di ragioni di pubblico interesse che possano legittimare l'esercizio dei poteri di autotutela da parte dell'amministrazione, nel rispetto del contraddittorio e della valutazione comparativa degli interessi in gioco. L'amministrazione non è tenuta a revocare d'ufficio una concessione legittimamente rilasciata in passato, in assenza di una specifica e motivata valutazione dell'interesse pubblico prevalente, che superi l'affidamento del privato concessionario e il principio di continuità dell'azione amministrativa. Il criterio della "prospicienza" del locale sull'area pubblica, introdotto da nuove norme regolamentari comunali, trova applicazione solo per le nuove istanze di concessione di plateatico, e non può incidere retroattivamente sulla legittimità di concessioni già rilasciate in precedenza, in assenza di una rinnovata valutazione dell'interesse pubblico che giustifichi l'esercizio dei poteri di autotutela.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/12/2023

N. 10711/2023REG.PROV.COLL.

N. 08664/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8664 del 2020, proposto da
Hotel Europa s.r.l., rappresentata e difesa dagli avvocati Roberta De Pretis, Giovanni Corbyons, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giovanni Corbyons in Roma, via Cicerone, n. 44;

contro

Comune di Riva del Garda, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

Mas s.r.l., Contess s.a.s. di Cosser Mario & c., rappresentate e difese dagli avvocati Monica Carlin, Andrea Manca, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giusti…

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