Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32471 del 26 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32471PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che agisce nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, anche quando ciò comporti l'uso della forza, non può essere ritenuto penalmente responsabile salvo che il suo comportamento non si discosti in modo evidente e arbitrario dalle ordinarie modalità di esplicazione dell'azione di controllo e prevenzione, configurando una condotta persecutoria e ingiustificata nei confronti del privato. La causa di giustificazione prevista dall'art. 393-bis c.p. esclude la punibilità del pubblico ufficiale solo quando il suo operato risulti obiettivamente arbitrario e non meramente nell'opinione dell'agente, essendo necessario che l'attività del pubblico ufficiale fuoriesca del tutto dalle sue normali attribuzioni. Pertanto, la legittimità e proporzionalità dell'intervento del pubblico ufficiale, anche quando comporti l'uso della forza, deve essere valutata alla luce delle concrete modalità di svolgimento della condotta, senza che assumano rilievo eventuali vizi formali, come l'omessa convalida di atti, che non incidono sulla sostanziale legittimità dell'azione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/06/2014 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPOZZI;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. GAETA PIETRO, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN D…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.