Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 251 del 2014

ECLI:IT:TARBA:2014:251SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando il ricorrente, con successiva istanza, abbia espressamente richiesto di ottemperare all'ordinanza impugnata, manifestando così la volontà di non perseguire più l'annullamento del provvedimento. In tal caso, il giudice amministrativo non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza pronunciarsi sulle spese di lite in assenza della costituzione dell'amministrazione resistente, e ordinando l'esecuzione della sentenza da parte dell'autorità amministrativa. Il principio di diritto che emerge è che il venir meno dell'interesse originario del ricorrente, a seguito di un suo successivo comportamento incompatibile con la prosecuzione del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, senza alcuna statuizione sulle spese quando l'amministrazione non si sia costituita in giudizio.

Sentenza completa

N. 00690/2009
REG.RIC.

N. 00251/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00690/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 690 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bari, via ((omissis)) di ((omissis)), n. 200;

contro

Comune di Modugno, in persona del Sindaco;

per l'annullamento

- del provvedimento di rigetto n. 9072 del 16 febbraio 2009, a firma del Dirigente del II Settore - Urbanistica e Gestione del Territorio, Ing. ((omissis)), in relazione alla richiesta di annullamento in autotutela dell’ordinanza di demolizione e messa in pristino stato dei luoghi, prot. n. 14229 del giorno 11.3.08;

- nonché di ogn…

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