La declaratoria di incostituzionalità di una norma di legge che ha consentito l'adozione di un provvedimento amministrativo ampliativo della sfera giuridica di un soggetto determina la caducazione di tale provvedimento, in quanto l'atto amministrativo emanato sulla base di una norma dichiarata incostituzionale deve ritenersi ab origine illegittimo. Tale effetto caducatorio opera anche quando il provvedimento sia stato tempestivamente impugnato dalla parte controinteressata, senza che ciò possa dar luogo a violazioni del principio di concorrenza o del diritto di proprietà del soggetto privato destinatario del provvedimento annullato. Infatti, l'efficacia retroattiva della pronuncia di incostituzionalità non consente di riconoscere un legittimo affidamento in capo al beneficiario del provvedimento, il quale può eventualmente far valere un diritto al risarcimento del danno dinanzi all'autorità giurisdizionale ordinaria. Inoltre, il giudice amministrativo, investito dell'impugnazione del provvedimento emanato sulla base della norma dichiarata incostituzionale, è tenuto a disporne l'annullamento, senza che possa rilevare la circostanza che la questione di legittimità costituzionale non sia stata sollevata nel corso del giudizio, essendo la declaratoria di incostituzionalità rilevabile d'ufficio e avente efficacia erga omnes.