Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16742 del 16 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16742PEN

Massima

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La condanna in appello per il delitto di associazione mafiosa comporta la presunzione relativa della sussistenza di esigenze cautelari, imponendo al giudicato di valutare la pericolosità sociale dell'imputato e il rischio di recidiva, salvo che quest'ultimo non fornisca adeguata prova della recisione di ogni suo attuale legame con il contesto associativo mafioso. Tale presunzione, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., opera anche quando l'imputato sia stato precedentemente assolto in primo grado dal medesimo reato associativo e la misura cautelare disposta in indagini preliminari sia stata revocata per carenza di gravi indizi di colpevolezza, atteso che il giudicato cautelare non ha valore assoluto e può essere superato da sopravvenute situazioni, quale la sentenza di condanna in appello. Pertanto, il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei gravi motivi che giustificano l'applicazione della custodia cautelare in carcere ai sensi dell'art. 275, comma 1-bis, c.p.p. a seguito di una sentenza di condanna per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p., non è tenuto a verificare autonomamente la sussistenza del pericolo di fuga o di reiterazione del reato, essendo sufficiente il richiamo alla presunzione di cui al comma 3 del medesimo articolo, salvo che l'imputato non fornisca adeguata prova contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 880/2013 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 19/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

uditi i difensori avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), i quali hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) impu…

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