Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23784 del 16 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23784PEN

Massima

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La rapina impropria si configura quando l'agente, dopo aver compiuto la sottrazione della cosa mobile altrui, adopera violenza o minaccia per assicurare a sé o ad altri il possesso della res, a prescindere dall'effettivo impossessamento. Il concorso nel reato di rapina impropria sussiste anche quando il contributo del concorrente, pur non essendo diretto alla realizzazione dell'evento finale, sia stato prestato con la consapevole volontà di agevolare, anche solo logisticamente, la commissione del delitto. L'unità "monistica" del fatto realizzato dai concorrenti, perseguito in varia misura, è sufficiente a integrare la responsabilità concorsuale, a prescindere dalla convergenza psicologica sull'evento finale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/12/2019 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni scritte rassegnate dal pubblico ministero, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Roma, con la sentenza indicata in epigrafe, riconosciuta nei confronti della sola (OMI…

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