Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38557 del 23 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38557PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza di un soggetto all'associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p. può essere provata sulla base di plurimi elementi probatori, quali le dichiarazioni concordanti di collaboratori di giustizia che riferiscono in modo dettagliato del ruolo e delle attività svolte dall'imputato nell'ambito dell'organizzazione criminale, anche se alcuni collaboratori non hanno riferito particolari rilevanti su di lui. Tali dichiarazioni accusatorie possono trovare ulteriore riscontro negli esiti delle intercettazioni ambientali e telefoniche, che dimostrino l'esistenza di rapporti di stretta confidenza e di reciproca dipendenza tra l'imputato e i vertici dell'associazione. La mancata menzione di un imputato da parte di alcuni collaboratori non è di per sé sufficiente a escluderne l'appartenenza all'associazione, specie quando vi siano altre fonti di prova convergenti sulla sua partecipazione. Inoltre, il fatto che l'imputato si sia occupato anche di attività criminali diverse dall'associazione mafiosa, come il traffico di stupefacenti, non è incompatibile con la sua affiliazione all'organizzazione, in quanto tali attività rientravano comunque negli interessi della stessa. Infine, la concessione dell'attenuante speciale della collaborazione di cui all'art. 8 della L. 203/1991 è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale può riconoscerla anche quando la collaborazione sia intervenuta in grado di appello, purché sussistano i requisiti di legge, senza che sia necessario che essa sia tempestiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
5) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12 maggio 2014 emessa dalla Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;
udita la relazione del consigliere Giorgio Fidelbo;
udito il sostituto procuratore generale Ciro Angelillis, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata in relazione alla…

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