Consiglio di Stato sentenza n. 4155 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:4155SENT

Massima

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Il vincolo di destinazione a verde pubblico imposto dal regolamento urbanistico comunale, pur limitando al 70% dell'area tale destinazione e consentendo sull'area residua un'utilizzazione economicamente non irrilevante, non costituisce reiterazione di un vincolo preordinato all'espropriazione, in quanto il precedente vincolo di destinazione a verde pubblico aveva natura conformativa e non ablativa del diritto di proprietà. Pertanto, il vincolo urbanistico imposto dal regolamento comunale, pur non essendo privo di ambiguità, non svuota il contenuto del diritto di proprietà e non determina un'indennizzabile ablazione dello stesso, rientrando nell'ambito del potere conformativo della proprietà privata riconosciuto all'amministrazione nell'esercizio della pianificazione urbanistica. La destinazione a verde pubblico, anche se limitata al 70% dell'area, non preclude la possibilità per il proprietario di realizzare sull'area residua manufatti coerenti con la natura di area verde, piccoli impianti sportivi o parcheggi scoperti, attraverso l'iniziativa privata o quella promiscua pubblico-privata, con conseguente possibilità di una certa valorizzazione economica del bene. Pertanto, il vincolo urbanistico imposto non determina un'indennizzabile ablazione del diritto di proprietà, rientrando nell'ambito del potere conformativo della proprietà privata riconosciuto all'amministrazione nell'esercizio della pianificazione urbanistica.

Sentenza completa

N. 01460/2006
REG.RIC.

N. 04155/2015REG.PROV.COLL.

N. 01460/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1460 del 2006, proposto da:
Bruno Ferrari, rappresentato e difeso dall'avv. Luigi Bimbi, con domicilio eletto presso Gianluca Barneschi in Roma, via Panama, 77;

contro

Comune di Pisa, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dall'avv. Gloria Lazzeri, con domicilio eletto presso Benito Piero Panariti in Roma, via Celimontana, 38;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Toscana - Firenze: Sezione I n. 04694/2005, resa tra le parti, concernente regolamento urbanistico comunale - risarcimento del danno

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

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