Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 8993 del 17 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:8993CIV

Massima

Massima ufficiale
La decisione con cui il Consiglio di Stato - nell'ambito della propria giurisdizione sul contenzioso elettorale, a norma dell'art. 126 del d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104 - abbia ritenuto di identificare la pronuncia definitiva in ordine alla falsità documentale dell'autenticazione delle firme di accettazione della candidatura alla carica di consigliere regionale in quella resa dal giudice penale a norma dell'art. 537, comma 1, cod. proc. pen., piuttosto che in quella adottata dal giudice civile all'esito del procedimento di querela di falso, non risulta affetta da vizio di eccesso di potere giurisdizionale, atteso che, in ipotesi, ricorrerebbe, eventualmente, un errore inerente il modo di esercizio in concreto della giurisdizione, come tale non sindacabile a norma degli artt. 362, primo comma, cod. proc. civ. e 111, ottavo comma, Cost. (Dichiara inammissibile, Cons. St., 17/2/2014).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROVELLI ((omissis)) - ((omissis)) f.f.

Dott. SALME' Giuseppe - Presidente Sezione

Dott. RORDORF Renato - rel. Presidente Sezione

Dott. PICCININNI Carlo - Presidente Sezione

Dott. MAZZACANE Vincenzo - Consigliere

Dott. MAMMONE Giovanni - Consigliere

Dott. D'ALESSANDRO Paolo - Consigliere

Dott. DI BLASI Antonino - Consigliere

Dott. SAN GIORGIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 4561/2014 proposto da:

REGIONE PIEMONTE, in persona del Presidente della Giunta Regionale pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende, per delega a margine del ricorso;

- ricorrente -

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