Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti non può essere automaticamente desunta dalla realizzazione di singoli episodi di furto, essendo necessario accertare l'esistenza di un vincolo associativo duraturo e non meramente occasionale tra i concorrenti. Inoltre, il comportamento del soggetto che si appropria di beni di cui aveva il possesso in ragione del suo ufficio o della sua funzione lavorativa deve essere qualificato come appropriazione indebita e non come furto, in quanto il possesso del bene da parte del dipendente esclude la configurabilità del reato di furto. Infine, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è necessario che vi sia la previsione certa o altamente probabile del verificarsi di un nuovo delitto al quale l'imputato possa ulteriormente partecipare, non essendo sufficiente il mero pericolo di fuga o di inquinamento probatorio.