Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10289 del 10 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10289PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica, quale espressione della libera manifestazione del pensiero, non consente l'utilizzo di espressioni gratuitamente offensive e scurrili, né l'attribuzione di fatti gravi e lesivi della reputazione altrui in assenza di adeguato riscontro probatorio. Affinché l'esercizio del diritto di critica possa essere ritenuto legittimo, è necessario che le espressioni utilizzate, pur potendo essere aspre e taglienti, siano strettamente funzionali alla finalità di disapprovazione e non travalichino nella gratuita aggressione dell'altrui reputazione. Inoltre, laddove il contenuto della critica si fondi su fatti, è indispensabile che questi siano veritieri, non essendo sufficiente il mero intento di contestare o smentire precedenti affermazioni. Il giudice di merito, nel valutare la legittimità dell'esercizio del diritto di critica, deve contestualizzare le espressioni utilizzate, verificando se queste, pur potendo risultare offensive, siano pertinenti al tema in discussione e proporzionate al fatto narrato e al concetto da esprimere. Ove tali requisiti non siano rispettati, le condotte diffamatorie non possono essere scriminate dall'esimente del diritto di critica. Quanto al risarcimento del danno non patrimoniale, la sua liquidazione è rimessa alla valutazione equitativa del giudice di merito, il quale deve dare conto delle circostanze di fatto considerate e del percorso logico seguito, senza necessità di indicare analiticamente i criteri di calcolo, purché la motivazione risulti congrua e logica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a MAZZARINO, il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/11/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI FRANCOLINI;
lette:
- la requisitoria scritta presentata - ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso questa Corte di c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.