La localizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti costituisce un mero adeguamento degli strumenti urbanistici comunali e non necessita di una variante di piano, essendo tale infrastruttura compatibile con qualsiasi destinazione di zona, salvo espressi divieti. Il D.Lgs. n. 32/1998 e la L.R.C. n. 8/2013 stabiliscono che gli impianti di carburanti possono essere autorizzati in tutte le zone e sottozone del piano regolatore generale non sottoposte a particolari vincoli paesaggistici, ambientali o monumentali e non comprese nelle zone territoriali omogenee A. Pertanto, la localizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti in una zona agricola non è preclusa, in assenza di specifici divieti normativi, costituendo tale infrastruttura un'attività compatibile con la destinazione d'uso del suolo. La giurisprudenza amministrativa è consolidata nell'affermare che gli impianti di carburanti, in ragione del loro limitato impatto ambientale e della natura non residenziale della struttura, non snaturano la destinazione impressa dall'ente locale a determinate aree, quali quelle agricole, e la loro dislocazione non necessita di una variante urbanistica, essendo sufficiente un mero adeguamento degli strumenti di pianificazione comunale.