Consiglio di Stato sentenza n. 1059 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:1059SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dalla legge regionale e confermato dal piano urbanistico territoriale tematico per il paesaggio (PUTT/P) è ostativo al rilascio del titolo edilizio in sanatoria, anche per gli immobili realizzati abusivamente in epoca antecedente all'entrata in vigore di tali vincoli. Infatti, l'edificazione e la permanenza in loco del manufatto risultano incompatibili sia con la disciplina vigente al momento della sua costruzione, sia con la sopravvenuta disciplina di piano, la quale vieta espressamente nuovi insediamenti residenziali nell'area interessata. Pertanto, il mancato rilascio dell'autorizzazione paesaggistica prodromica al titolo edilizio in sanatoria è legittimo, in quanto l'immobile abusivo risulta insanabilmente in contrasto con i vincoli di inedificabilità assoluta che si sono succeduti nel tempo, senza soluzione di continuità, sull'area interessata. Il fatto che il Comune abbia talvolta revocato dinieghi di sanatoria in casi analoghi non determina una disparità di trattamento, in quanto il provvedimento di diniego di condono edilizio costituisce espressione di potere vincolato rispetto ai presupposti normativi, senza margini di discrezionalità che possano dar luogo a profili di eccesso di potere.

Sentenza completa

N. 07145/2013
REG.RIC.

N. 01059/2015REG.PROV.COLL.

N. 07145/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7145 del 2013, proposto dai signori ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 8

contro

Comune di Nardò, in persona del sindaco, legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo Studio Placidi in Roma, via Cosseria, n. 2

per la riforma della sentenza del T.A.R. della Puglia – Sezione staccata di Lecce, Sezione III, n. 1523/2013

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

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