Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31974 del 18 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:31974PEN

Massima

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La rinuncia al ricorso per cassazione da parte dell'imputato, intervenuta a seguito di una sopravvenuta sentenza di assoluzione, determina l'inammissibilità del gravame, senza che l'imputato possa essere condannato alle spese del procedimento o alla sanzione pecuniaria prevista dall'articolo 616 del codice di procedura penale. Tale principio si fonda sulla considerazione che la rinuncia è determinata da fatti indipendenti dalla volontà del ricorrente, i quali hanno fatto venir meno il suo interesse a proseguire il giudizio di legittimità. In tali ipotesi, pertanto, non può trovare applicazione la disciplina ordinaria delle spese e della sanzione pecuniaria, in quanto l'inammissibilità del ricorso non è ascrivibile a negligenza o inerzia del ricorrente, ma a circostanze sopravvenute e indipendenti dalla sua volontà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - rel. Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BL. ME. RINUNCIANTE N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1744/2009 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 21/08/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUISA BIANCHI;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GALATI Giovanni per l'inammissibilita' del ricorso per rinuncia.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza emessa in data 20.8.2009 il Tribunale della liberta' di Rimini ha resp…

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