Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23798 del 15 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23798PEN

Massima

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Il ruolo apicale di un soggetto nell'ambito di un'associazione di stampo mafioso, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p., può essere desunto anche in assenza di un diretto coinvolgimento dello stesso in specifiche condotte delittuose, essendo sufficiente la sua aggregazione organica all'organizzazione criminale, con funzioni di sovraintendenza alla complessiva gestione del sodalizio e di assunzione di compiti decisionali, anche in relazione alle linee strategiche e allo sviluppo territoriale dell'associazione. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se positivamente vagliate in termini di attendibilità, possono costituire valido elemento indiziario, senza che sia necessario il riscontro individualizzante di ogni singolo episodio riferito, essendo sufficiente il riscontro complessivo del quadro indiziario. Inoltre, il compendio probatorio derivante da attività di intercettazione, pur non essendo di per sé sufficiente a dimostrare la partecipazione all'associazione mafiosa, può comunque costituire un elemento di riscontro delle dichiarazioni dei collaboratori, laddove emerga una compatibilità tra il contenuto delle conversazioni e il contesto associativo contestato. Infine, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici, che dimostrino il venir meno di tali esigenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/01/2017 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. ANIELLO ROBERTO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in…

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