Consiglio di Stato sentenza n. 5628 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:5628SENT

Massima

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L'obbligazione di cessione gratuita di un'area immobiliare assunta dal privato in un atto unilaterale d'obbligo, recepito nella concessione edilizia, configura un accordo procedimentale finalizzato alla definizione consensuale del contenuto del provvedimento amministrativo, devoluto alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Tale obbligazione, avente ad oggetto una prestazione di dare e non di facere, non può essere qualificata né come vendita di cosa altrui né come promessa del fatto del terzo, ma determina una responsabilità di natura contrattuale in capo al privato inadempiente, soggetta al termine prescrizionale decennale e non a quello quinquennale. L'inadempimento dell'obbligazione di cessione, che integra una sottrazione della disponibilità dell'area all'amministrazione comunale, legittima il risarcimento del danno commisurato al valore venale dell'area, determinato in relazione alla sua potenziale utilizzazione per la realizzazione di opere di interesse pubblico, quale un parcheggio interrato, senza che rilevi l'eventuale possibilità di attivare procedure espropriative, trattandosi di vincolo di natura conformativa e non espropriativa. Il principio del contraddittorio deve essere garantito anche nella verificazione disposta per la liquidazione del danno, pur se in tale sede il consulente di parte ha comunque avuto modo di formulare osservazioni e rilievi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUARTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 2222 del 2011, proposto da:
Im. S.p.A., già Società Fi. S.p.A. (incorporante per fusione la società Pe. S.r.l.), in persona del legale rappresentante pro-tempore, e per essa la sottentrata Curatela del fallimento dell'Im. S.p.A., in persona dei curatori legali rappresentanti pro-tempore avv. Ma.Vi., dott. Pi.Ca. e dott. Cl.Fe., giusta autorizzazione del giudice delegato, già rappresentata e difesa dagli avv.ti Ri.Vi. e An.De., rinuncianti al mandato apposto a margine dell'atto d'appello, ed ora rappresentata e difesa dall'avv. Um.Gr. ed elettivamente domiciliata in Roma, alla via (...), presso lo studio dell'avv. Gu.Fr., per mandato in calce all'atto di costituzione in giudizio della Curatela, depositato il 6 settembre 2012;
contro
Comune di…

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