Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32552 del 9 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:32552PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condizione di reciprocità delle offese, prevista dall'art. 599 c.p. come causa di esclusione della punibilità per il reato di ingiuria, sussiste quando il giudice, sulla base di una valutazione motivata delle risultanze testimoniali, accerti che entrambe le parti in causa si siano reciprocamente offese, a prescindere dalla maggiore o minore frequenza con cui il comportamento ingiurioso si sia verificato in precedenza. In tale ipotesi, il giudice può legittimamente acquisire e valutare gli atti di un eventuale procedimento civile pendente tra le stesse parti, in quanto tali elementi possono contribuire a ricostruire il contesto fattuale in cui si è verificato l'episodio oggetto del processo penale, senza che ciò comporti una violazione del divieto di utilizzazione di atti di un diverso procedimento. La motivazione della sentenza deve dare conto in modo adeguato delle ragioni per le quali il giudice ha ritenuto attendibile la versione dei fatti offerta da una parte piuttosto che dall'altra, anche in presenza di dichiarazioni testimoniali contrastanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 31.5.2005 dall'Avv. ZANASI DANILO;

difensore di:

GU. SE.;

avverso la sentenza del 2 maggio 2005 del Giudice di pace di Forli';

nel procedimento penale a carico di:

PA. SI., nato a (OMESSO).

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere Dott. BRUNO PAOLO ANTONIO.

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede in …

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