Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 365 del 2024

ECLI:IT:TARBA:2024:365SENT

Massima

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La concessione di un servizio pubblico è un atto complesso bilaterale che prevede l'esercizio di un potere pubblicistico da parte dell'amministrazione concedente e l'assunzione di reciproci obblighi tra le parti, ai quali sono applicabili, entro i limiti di compatibilità, le disposizioni del codice civile sui contratti a prestazioni corrispettive. Ai fini della risoluzione per inadempimento di tale rapporto concessorio, l'interesse rilevante è quello del concessionario a ricevere la prestazione promessa, il quale deve essere leso in modo significativo tale da rendere preminente l'interesse negativo alla risoluzione rispetto all'interesse pubblico sotteso alla concessione. L'inadempimento del concedente, per essere rilevante ai fini risolutori, deve incidere in modo grave sulla possibilità del concessionario di utilizzare i beni ottenuti in concessione per soddisfare non solo il proprio interesse alla remunerazione e al profitto, ma anche quello pubblico perseguito con l'affidamento del servizio. Pertanto, la mera esistenza di problematiche relative allo stato di manutenzione dei beni concessi, di cui il concessionario era a conoscenza al momento della stipula del contratto, non integra di per sé un inadempimento grave del concedente tale da giustificare la risoluzione del rapporto concessorio, ove il concessionario abbia assunto l'obbligo di provvedere ai necessari interventi di ripristino e manutenzione.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/03/2024

N. 00365/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01582/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1582 del 2018, proposto da
La Diomedea S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Michele Marone e Marialuisa Di Labbio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Isole Tremiti in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato Fabio Di Salvo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Vito Aurelio Pappalepore in Bari, via Pizzoli, 8;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

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