Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 229 del 5 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:229PEN

Massima

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La partecipazione consapevole e il contributo materiale di un soggetto all'attività di un'associazione di tipo mafioso, anche attraverso il compimento di reati-fine nell'interesse e a sostegno del sodalizio criminale, integrano il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., a prescindere dal ruolo formale ricoperto nell'organizzazione o dal grado di affiliazione, essendo sufficiente il collegamento stabile del singolo con l'associazione nella realizzazione del programma criminoso indeterminato. La prova della partecipazione associativa può desumersi da un complesso di elementi gravi, precisi e concordanti, quali la presenza a riunioni e incontri tra esponenti di diverse cosche finalizzati al coordinamento delle attività illecite, i rapporti di collaborazione e subordinazione tra le diverse articolazioni territoriali, le conversazioni intercettate che rivelano il ruolo e la funzione svolta dal singolo all'interno dell'associazione, nonché la conoscenza e il consapevole contributo del soggetto al perseguimento degli scopi criminosi del sodalizio. Anche la mera conoscenza delle attività delittuose della consorteria e il ruolo di confidente di un esponente di vertice possono integrare la partecipazione associativa, qualora si inseriscano in un contesto di rapporti stabili e funzionali con l'associazione. L'accertamento della natura stupefacente di una sostanza, ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 73 D.P.R. 309/1990, può fondarsi su elementi diversi dalla perizia, quali le dichiarazioni testimoniali o confessorie, i risultati degli accertamenti di polizia e i pareri di consulenti tecnici, senza che sia necessaria la convalida del sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. PROCURATORE GENERALE presso la Corte d'appello di Catanzaro;

nei confronti di:

Ar. Gi. , nato il (OMESSO);

Co. Pa. , nato il (OMESSO);

Ge. Fr. , nato il (OMESSO);

Mi. Gi. , nato il (OMESSO);

Ve. Pe. Lu. , nato il (OMESSO);

Gu. An. , nato il (OMESSO);

Di. Bo. Id. Lu. , nata il (OMESSO);

2. BE. Ma. , nato il (OMESSO);

3. C. G. , nato il (OMESSO);

4. MA. Pa. , nato il (OMESSO);

5. TR. Ag. , nato il (OMES…

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