Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38563 del 5 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38563PEN

Massima

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Il mendace utilizzo di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, al fine di ottenere indebitamente l'esenzione dal pagamento di ticket sanitari, integra il delitto di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640, comma 2, n. 1 c.p. e non il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. Tale condotta, infatti, si configura come artificio idoneo ad indurre in errore il pubblico ufficiale preposto al controllo, determinando così l'ingiusto profitto dell'esenzione a danno dell'ente pubblico erogatore, senza che rilevi il carattere assistenziale e previdenziale del beneficio ottenuto. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla consapevolezza, anche in presenza di un basso livello di scolarizzazione dell'agente, di rendere una dichiarazione falsa in ordine alla propria situazione reddituale al fine di ottenere indebitamente l'esenzione. Ai fini della determinazione del reddito di riferimento per l'accertamento dei presupposti per l'esenzione, è rilevante il periodo precedente la condotta illecita, non essendo necessario che coincida con l'anno in cui è stata resa la dichiarazione mendace. Infine, la mancata sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria è adeguatamente motivata in relazione alla gravità del fatto e alle condizioni soggettive dell'imputato, tenuto conto anche della sussistenza del reato di falso e dell'applicazione del beneficio del condono.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FR. VI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/11/2007 della CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE Domenico;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI POPOLO Angelo che ha concluso per il rigetto del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO

Il GUP presso il Tribunale di Catania, con senten…

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