Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23069 del 29 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23069PEN

Massima

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La detenzione di una considerevole quantità di sostanza stupefacente, occultata e trasportata con modalità tali da escludere il mero uso personale, integra il reato di detenzione ai fini di spaccio, non essendo sufficiente la mera allegazione difensiva di un uso personale. Inoltre, la circostanza attenuante del fatto di lieve entità non può essere riconosciuta quando la quantità della sostanza e le modalità di trasporto e occultamento escludono che la lesione del bene giuridico protetto sia di lieve entità, a prescindere da eventuali rapporti peritali che ridimensionino il quantitativo, in quanto il giudice deve complessivamente valutare tutti gli elementi indicati dalla norma, sia quelli concernenti l'azione che quelli relativi all'oggetto materiale del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1497/2009 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 28/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVIO AMORESANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FA…

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