Il provvedimento amministrativo che dispone la sospensione delle attività educative in presenza per le scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi e della scuola dell'infanzia, adottato dal Sindaco per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, è soggetto al sindacato giurisdizionale del giudice amministrativo, il quale è chiamato a verificare la sussistenza dei presupposti di legge per l'adozione di tale misura, il rispetto del principio di proporzionalità e la congruità della motivazione, tenuto conto del bilanciamento tra il diritto alla salute pubblica e il diritto all'istruzione e alla frequenza scolastica in presenza. Tuttavia, qualora il provvedimento impugnato sia divenuto inefficace per la scadenza del termine di vigenza in esso contenuto, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in applicazione del principio dispositivo che regola il processo amministrativo, salvo che il ricorrente non manifesti la persistenza di un ulteriore interesse alla definizione di merito ai sensi dell'art. 34, comma 3, del codice del processo amministrativo.