Consiglio di Stato sentenza n. 4319 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:4319SENT

Massima

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Il piano regolatore generale comunale, nell'esercizio della potestà pianificatoria, può legittimamente destinare aree private a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, anche in assenza di un previo procedimento espropriativo, in quanto tale destinazione ha natura conformativa e non ablativa del diritto di proprietà. Tali scelte di pianificazione, rientrando nella discrezionalità tecnica dell'amministrazione, sono sottratte al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salvo che non siano affette da palesi errori di fatto o da manifesta illogicità. Il proprietario di un'area così destinata a verde pubblico e servizi non vanta un interesse legittimo alla realizzazione delle proprie aspirazioni edificatorie, ma solo una mera aspettativa, essendo la pianificazione urbanistica espressione di un potere-dovere dell'ente locale di contemperare gli interessi pubblici e privati nell'uso del territorio. Pertanto, l'eventuale annullamento giurisdizionale della delibera di adozione del piano regolatore non comporta automaticamente la caducazione della successiva delibera di approvazione definitiva, adottata all'esito di una conferenza di co-pianificazione tra Comune, Regione e Provincia, in quanto tale procedimento è strutturato in modo da consentire all'amministrazione di superare eventuali vizi pregressi. Inoltre, la reiterazione di un vincolo a verde pubblico, già presente nei precedenti strumenti urbanistici, non integra un'illegittima ablazione del diritto di proprietà, in quanto le limitazioni imposte dalla pianificazione urbanistica rientrano nel rischio fisiologico connesso al diritto di proprietà, senza che possa configurarsi un affidamento tutelabile del proprietario a determinati indici edificatori. Infine, le prescrizioni di dettaglio contenute nelle norme tecniche di attuazione del piano regolatore, avendo natura regolamentare, possono essere censurate solo in occasione dell'impugnazione degli atti applicativi e non già in sede di impugnazione del piano stesso.

Sentenza completa

N. 06683/2010
REG.RIC.

N. 04319/2012REG.PROV.COLL.

N. 06683/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6683 del 2010, proposto da:
Soc. Italwagen Roma A R.L., rappresentato e difeso dagli avv. Giovanni Valeri, Luisa Fonti, con domicilio eletto presso Studio Amministrativisti Valeri Giovanni in Roma, v.le G. Mazzini, 11;

contro

Regione Lazio, Provincia di Roma; Comune di Roma, rappresentato e difeso per legge dall'Angela Raimondo, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE II BIS n. 03176/2010, resa tra le parti, concernente approvazione nuovo piano regolatore generale

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;<…

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