Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28953 del 3 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28953PEN

Massima

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Il terzo interessato alla restituzione di beni sottoposti a sequestro probatorio deve conferire una procura speciale al proprio difensore, nelle forme previste dall'art. 100 c.p.p., per proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che respinge l'istanza di riesame. In mancanza di tale procura speciale, il ricorso proposto personalmente dal terzo interessato è inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il terzo interessato, per impugnare in Cassazione l'ordinanza che respinge l'istanza di riesame del sequestro probatorio, deve conferire una procura speciale al proprio difensore, nelle forme previste dall'art. 100 c.p.p. L'inosservanza di tale requisito formale determina l'inammissibilità del ricorso proposto personalmente dal terzo interessato, con le conseguenti statuizioni sulle spese e sull'applicazione di una sanzione pecuniaria. Tale principio mira a garantire il rispetto delle norme processuali che disciplinano l'impugnazione delle misure cautelari reali, assicurando la corretta instaurazione del contraddittorio e la tutela del diritto di difesa del terzo interessato. La massima riflette l'orientamento giurisprudenziale consolidato della Corte di Cassazione in materia, volto a sanzionare l'inosservanza delle forme prescritte per l'esercizio del diritto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 08/01/2014 del Tribunale di Bari;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Piercamillo Davigo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. STABILE Carmine che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 12.12.2013 il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale…

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