Il diritto della persona offesa dal reato di essere informata della richiesta di archiviazione del procedimento penale e di partecipare al relativo procedimento costituisce un principio fondamentale del giusto processo, la cui violazione determina la nullità del provvedimento di archiviazione. Infatti, la mancata comunicazione alla persona offesa della richiesta di archiviazione, nonostante la sua espressa dichiarazione di voler essere informata, integra la violazione del diritto al contraddittorio, principio cardine del sistema processuale penale. Tale diritto della persona offesa trova il suo fondamento normativo negli articoli 408 e 409 del codice di procedura penale, i quali attribuiscono al soggetto passivo del reato la facoltà di interloquire nel procedimento di archiviazione, presentando memorie e richieste. La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha costantemente affermato che il mancato rispetto di tale diritto comporta la nullità del provvedimento di archiviazione, in quanto lede irrimediabilmente il principio del contraddittorio, essenziale per assicurare la parità delle parti e la corretta formazione del convincimento del giudice. Pertanto, il giudice è tenuto a garantire il pieno esercizio di tale diritto della persona offesa, annullando il provvedimento di archiviazione emesso in sua assenza e disponendo un nuovo esame della richiesta di archiviazione, previa comunicazione alla persona offesa e suo coinvolgimento nel relativo procedimento.