Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17136 del 3 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:17136PEN

Massima

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Il giudice per le indagini preliminari, nel disporre una misura cautelare, deve motivare in modo specifico e individualizzato gli elementi di fatto e di diritto posti a fondamento del provvedimento, senza limitarsi ad una mera riproduzione o richiamo acritico di quanto contenuto nell'informativa di polizia giudiziaria o nella richiesta del pubblico ministero. La motivazione per relationem è ammissibile solo se il giudice dimostra di aver effettivamente preso cognizione del contenuto delle ragioni del provvedimento di riferimento, ritenendole coerenti con la propria decisione, e a condizione che tale motivazione risulti congrua rispetto all'esigenza di giustificazione propria del provvedimento cautelare. Il tribunale del riesame, nel valutare la legittimità del provvedimento, non può limitarsi a dichiararne la nullità per carenza di motivazione, ma deve esercitare il proprio potere-dovere di integrazione, esaminando nel merito gli elementi posti a fondamento della misura, anche attraverso l'acquisizione di ulteriori atti, al fine di verificare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari in relazione a ciascun indagato. La mera genericità o cumulatività della motivazione sulle esigenze cautelari, senza alcuna considerazione del tempo trascorso dalla commissione dei fatti, costituisce un vizio che il tribunale del riesame deve colmare attraverso una propria autonoma valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari;

nel procedimento n. nei confronti di:

Di. Ba. Sa. , nato a (OMESSO);

Avverso l'ordinanza n. 1076/2010 del Tribunale del Riesame di Bari, del 1.7.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. CERVADORO Mirella;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso chiedendo l…

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