Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La particolare tenuità del fatto, quale causa di non punibilità prevista dall'art. 131-bis c.p., può essere riconosciuta anche per i reati contravvenzionali, come quello di cui all'art. 10-bis del d.lgs. n. 286/1998 (ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato), a condizione che la condotta tenuta dall'imputato, pur integrando formalmente gli estremi del reato, risulti effettivamente di lieve entità sotto il profilo della offensività e della colpevolezza, senza che assuma rilievo determinante la mera durata della permanenza nel territorio nazionale o la generica lesione della sicurezza pubblica. Tuttavia, il riconoscimento della particolare tenuità del fatto non può essere accordato quando il reato risulti già estinto per prescrizione, in assenza di elementi che rendano evidente una causa di proscioglimento nel merito ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p.