Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16707 del 3 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16707PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile quando le doglianze non contengono una critica specifica e puntuale alle valutazioni operate dal giudice di merito, le cui argomentazioni risultano immuni da vizi logici o giuridici. Infatti, la mancanza di correlazione tra le ragioni addotte nella decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione determina l'inammissibilità del ricorso, in quanto tale carenza comporta la mancanza di specificità del motivo, che non può ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza incorrere nel vizio di aspecificità. In tali casi, il ricorrente deve essere condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difesa di:

Lo. Gi. (nato il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Reggio Calabria, sezione penale, in data 30.09.2008;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Sentita la requisitoria del sostituto procuratore generale Dott. D'ANGELO Giovanni, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

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