Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 678 del 2017

ECLI:IT:TARVEN:2017:678SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di diniego di un'autorizzazione ambientale, adottato sulla base di un parere negativo espresso in sede di conferenza di servizi per ragioni di incompatibilità urbanistica dell'impianto con la destinazione d'uso dell'area, diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse qualora l'impianto in questione sia stato successivamente riconosciuto come abusivo in sede penale, con conseguente ordine di demolizione. In tali casi, infatti, l'interesse del privato all'ottenimento dell'autorizzazione amministrativa viene meno, in quanto l'impianto non può più essere legittimamente realizzato e mantenuto in esercizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del privato all'ottenimento di un'autorizzazione ambientale, a causa della sopravvenuta declaratoria di abusività dell'impianto in sede penale e del conseguente ordine di demolizione, determina l'improcedibilità del relativo ricorso giurisdizionale, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. c) del Codice del processo amministrativo. Ciò in quanto l'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento di diniego risulta superato dalla sopravvenuta situazione di fatto, che rende impossibile la realizzazione o il mantenimento in esercizio dell'impianto per il quale era stata richiesta l'autorizzazione. La massima evidenzia come il giudice amministrativo debba valutare l'attualità e la permanenza dell'interesse del ricorrente anche in relazione a sopravvenuti fatti o provvedimenti, che possano incidere sulla possibilità di ottenere il bene della vita originariamente perseguito. Essa sottolinea altresì l'importanza del coordinamento tra i diversi ambiti giurisdizionali (amministrativo e penale) ai fini della tutela della legalità e della coerenza complessiva dell'ordinamento giuridico.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2017

N. 00678/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01938/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1938 del 2009, proposto da:
((omissis)) s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Venezia-Mestre, via Giardino, 11;

contro

Provincia di Treviso, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Venezia, ((omissis)), 5278;
Comune di Cordignano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omis…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.