Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24822 del 8 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24822PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale si configura quando l'amministratore di una società, al fine di recare pregiudizio ai creditori, distrae i beni aziendali, mobiliari ed immobiliari, oppure i corrispettivi di contratti di cessione di ramo d'azienda o di locazione, stipulati in condizioni anomale e tali da determinare la sostanziale definitiva stasi dell'attività della società, svuotata di ogni bene aziendale idoneo all'impresa. Tali condotte, anche se formalmente lecite, risultano fraudolente e penalmente rilevanti quando, contestualizzate nell'ambito della grave situazione di indebitamento della società, compromettono irrimediabilmente la prospettiva di un ripianamento della situazione debitoria e la possibilità di prosecuzione dell'attività, ponendosi al di fuori di qualsiasi corretta logica imprenditoriale e cagionando un concreto pericolo per la garanzia patrimoniale dei creditori. Il giudice, nel determinare la pena per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, deve fornire adeguata motivazione non solo in ordine all'individuazione della pena base, ma anche all'entità dell'aumento per il riconoscimento del vincolo della continuazione, specie quando questo, pur contenuto nel limite massimo stabilito dalla legge, determini una sperequazione nel trattamento sanzionatorio per le medesime fattispecie di reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PISTORELLI Luca - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MAURO Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2021 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANNA MAURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS), dopo essersi soffermato sul secondo motivo del ricorso presentato, insiste per l'accoglimento.
RITE…

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