Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43047 del 26 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43047PEN

Massima

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In tema di misure cautelari personali, per il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., l'art. 275, comma 3, c.p.p. pone una presunzione assoluta di adeguatezza e proporzionalità della sola misura cautelare della custodia in carcere, che può essere superata solo quando sia dimostrato in modo oggettivo e incontrovertibile che l'indagato ha stabilmente rescisso ogni legame con l'organizzazione criminale. Pertanto, in assenza di tale prova, il giudice è tenuto a confermare la misura cautelare in carcere, non essendo sufficiente la mera allegazione di elementi che facciano ragionevolmente escludere la pericolosità sociale dell'indagato. Tale presunzione opera non solo al momento dell'adozione del provvedimento genetico della misura, ma anche nelle successive vicende inerenti alla sua permanenza, anche in presenza di una sentenza di condanna non definitiva. Inoltre, il decorso del tempo, di per sé, non è sufficiente a superare tale presunzione, se non è accompagnato dalla dimostrazione dell'effettiva e definitiva rescissione dei legami con l'associazione criminale. Pertanto, in assenza di nuovi elementi idonei a vincere la presunzione di pericolosità sociale, il giudice non può procedere a una rivalutazione degli indizi di colpevolezza già accertati nei precedenti gradi di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 29/2014 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 28/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella persona del Dott. PINELLI Mario Maria Stefano, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
Per il ricorrente, il difensore avv. (OMISSIS) ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza…

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